venerdì 16 aprile 2010

Amarcord

Amarcord

La vicenda, ambientata dall'inizio della primavera del 1933 all'inizio della primavera del 1934 (riferimento certo visto la corsa della VII edizione della Mille Miglia) in una Rimini onirica ricostruita a Cinecittà come la ricordava Fellini in sogno, narra la vita nell'antico borgo (o "e borgh" come a Rimini conoscono il quartiere di San Giuliano) e dei suoi più o meno particolari abitanti: le feste paesane, le adunate del "Sabato fascista", la scuola, i signori di città, i negozianti, il suonatore cieco, la donna procace ma un po' attempata alla ricerca di un marito, il venditore ambulante, il matto, l'avvocato, quella che va con tutti, la tabaccaia dalle forme mastodontiche, i professori di liceo, i fascisti e gli antifascisti ma soprattutto i giovani del paese, adolescenti presi da una prepotente "esplosione sessuale" mettendo in risalto uno di questi in particolare, Titta Biondi (pseudonimo per Luigi Benzi, ora noto avvocato nel foro riminese e amico d'infanzia di Fellini) e tutta la sua famiglia: il padre, la madre, il nonno, il fratello e uno zio un po' matto. Attraverso le vicende della sua adolescenza, il giovane inizierà un percorso che lo porterà, piano piano, alla maturità.: link megavideo

Nessun commento:

Posta un commento