lunedì 3 maggio 2010

Io e mia sorella

Io e mia sorella

Carlo Piergentili - un oboista che, con la moglie Serena, violoncellista, fa parte dell'orchestra di Spoleto - ha la madre in fin di vita. Carlo deve avvertire sua sorella Silvia - tanto irrequieta e vagabonda, quanto lui è mite e amante della vita tranquilla - e chiederle di tornare a casa. Il telegramma la raggiunge in Grecia, ma lei arriva soltanto poco prima della tumulazione. Da quel momento sullo sfortunato e generoso fratello piombano un mare di guai, poiché Silvia si installa in casa sua. Silvia è una donna dal passato avventuroso, sempre in giro per il mondo, ha un ex marito a Spoleto, incapace di perdonarla, un uomo in Ungheria, dove ha lasciato anche il figlioletto Zoltan, e un anziano amante, sposato e con figli, a Milano. Se tutto ciò non bastasse, Silvia è anche perseguitata da un assillante creditore di Torino. Mentre Serena entra in crisi per l'ivadenza di Silvia, questa chiede al fratello di accompagnarla a Budapest a riprendersi il figlio. Carlo accetta e i due fratelli riescono, dopo varie peripezie, a riprendersi il bambino, con l'aiuto del padre di Zoltan, un campione di nuoto ormai immobilizzato. Silvia decide di andare a vivere con l'avvocato milanese, ma l'idillio dura poco e lei lo lascia, scomparendo come al solito nel nulla. L'avvocato riporta il piccolo Zoltan a Spoleto e lo affida a Carlo, che si reca a Londra a cercare Silvia, che si è messa con un cantante inglese, rimediando un proiettile alla spalla ad opera di una moglie gelosissima. Dopo il rientro a Spoleto di Carlo e Silvia, Serena, esasperata da una situazione diventata ormai intollerabile, se ne va da casa. E a Carlo, sempre mite e come intontito dal susseguirsi degli eventi, toccherà occuparsi di Silvia e del nipotino, che ormai lo chiama papà.: link megavideo

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